Questa pagina contiene l'archivio delle principali notizie sul mondo di Ubuntu e sulle ultime iniziative della comunità italiana e internazionale. Abbonati al feed RSS.

Ubuntu Phone OS al CES 2013

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Ubuntu Phone OS, il sistema operativo Ubuntu per smartphone è stato presentato dall'8 all'11 gennaio al Consumer Electronics Show di Las Vegas e ha attirato l'attenzione di molti media e fan del settore. Un post direttamente dall'Ubuntu Design Blog intitolato "Viva Ubuntu", ci informa che l'accoglienza al CES è stata delle migliori ed ha suscitato curiosità e interesse da parte di molta gente, che si è lasciata spiegare dai tecnici di Canonical le potenzialità del neonato sistema operativo. Il team ha inoltre ricevuto il PopMech award, un riconoscimento per il design e l'innovazione.

 

Il team Ubuntu vince il PopMech award

 

Non sono mancati i VIP: il noto rapper statunitense "Will.i.am" si è infatti recato allo stand Ubuntu per provare in prima persona Ubuntu Phone OS.

 

 

Alcuni volontari hanno inoltre riunito tutte le dichiarazioni rilasciate da Canonical ai media, realizzando una pagina che raccoglie delle risposte alle domande che gli utenti si pongono più frequentemente. Da quest'ultima, traspare che un telefono con Ubuntu Phone OS preinstallato sarà probabilmente commercializzato non prima del 2014, ma l'immagine con il sistema operativo installabile sul Galaxy Nexus sarà liberamente scaricabile a partire da fine febbraio. Il sistema inoltre, sarà in grado di installare software da normali pacchetti .deb, software che potrà poi essere eseguito sia in modalità "dock", connesso ad un monitor, sia con il monitor più piccolo del telefono.

Sono molti i video girati al CES e poi caricati su youtube che riguardano Ubuntu Phone OS; ne abbiamo raccolto alcuni più significativi:

 

Mark Shuttleworth

I seguenti video mostrano le caratteristiche di Ubuntu OS commentate da Mark Shuttleworth, l'inventore di Ubuntu. Nei video viene mostrato Ubuntu OS in esecuzione su un Galaxy Nexus direttamente nelle mani di Mark che mostra il gestore di foto, la panoramica degli eventi, il centro messaggi, la panoramica delle app installate e la home. Queste ultime due richiamano molto lo stile della Dash di Unity, l'interfaccia grafica attualmente predefinita in Ubuntu.

 

 

 

 

 

Jono Bacon

Sono stati caricati anche i video di Jono Bacon, il community manager di Canonical che ha mostrato le funzionalità di Ubuntu Phone OS, correlate da una completa intervista sul progetto.

 

 

 

 

 

Degni di nota anche i video di di lockergnome, noto per le sue recensioni su dispositivi tecnologici e di pestoverde dove compare anche l'app Facebook, integrata nel gestore delle fotografie. L'ultimo video, infine, realizzato da cellularemagazineit mostra le funzioni e l'interfaccia utente di Ubuntu Phone OS commentata in italiano.

 

 

 

 

Per concludere, un piccolo "dietro alle quinte", realizzato durante i preparativi dello stand Ubuntu, prima dell'apertura al grande pubblico.

 

 

 

La lista completa dei video che riguardano Ubuntu Phone OS, girati al CES di Las Vegas è disponibile qui.

La nuova pagina chat di Ubuntu-it

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Nel corso dello sforzo estenuante ed ininterrotto che la Comunità Italiana di Ubuntu porta avanti ogni giorno per la vostra soddisfazione, ecco l'ultima sorpresa del nostro Gruppo Web: la pagina chat!
 
Questa nuova sezione del sito si propone il duplice obiettivo di migliorare ancora il servizio di supporto e di portarvi più vicini alle numerose dimensioni della nostra Comunità. Attraverso la pagina chat diventa facilissimo collegarsi direttamente ai canali IRC di ciascun gruppo. Potrete così fare domande sul canale di supporto se vi serve aiuto per risolvere un problema con la vostra installazione di Ubuntu o chiacchierare coi membri dei diversi gruppi per ottenere informazioni su come contribuire.
Potete anche collegarvi a più canali in schede diverse tramite la comoda voce "Nuova finestra", accedere velocemente ai log dei canali e ottenere informazioni sul Gruppo IRC e sul bot della Comunità.
 
Veniteci a trovare sulla nostra nuova pagina di chat, vi aspettiamo!

Ubuntu for phones: tutto, ma proprio tutto!, quello che vorreste sapere

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Ubuntu for phones

Il 2 gennaio scorso, dopo alcuni giorni di trepidante attesa, aumentata ad arte con una scritta sibillina apparsa sul sito ufficiale, Mark Shuttleworth - fondatore di Ubuntu e proprietario di Canonical - ha presentato l'ultima novità in casa Ubuntu. Si tratta di '''Ubuntu Phone OS''', un sistema operativo basato su Ubuntu e creato per gli smartphone o i tablet. 
 
In un video di ben venti minuti, una presentazione "virtuale" disponibile ora su Youtube, Shuttleworth ha presentato le caratteristiche principali della nuova versione di Ubuntu, che in questo articolo andremo a illustrare nel dettaglio.
 
"One OS to rule them all" (Un Sistema Operativo per governarli tutti)
 
Shuttleworth aggiunge un altro componente alla sua ''vision'' che prevede Ubuntu disponibile su tutti i sistemi presenti sul mercato, dai telefoni ai mainframe, passando per desktop, TV e cloud. Ma il concetto si spinge anche oltre, con la volontà di presentare un'unica interfaccia per tutti questi sistemi.
 
L'interfaccia utente
 
L'interfaccia grafica del nuovo Ubuntu Phone OS è quindi simile a quanto già visto per PC e TV. In più introduce alcune novità interessanti:
non ci sono tasti, si accede a tutte le funzioni dallo schermo "touch"
  • tutti i bordi dello schermo hanno una funzione specifica
  • sul lato sinistro c'è il menu (simile al "Launcher" di Ubuntu) delle applicazioni principali, quelle più usate, a cui si può accedere in maniera rapida
  • oppure si accede al menu principale, che riporta le ultime applicazioni o gli ultimi file usati; da qui si può quindi accedere anche al menu di ricerca (in alto) con cui si fanno ricerche di file, presenti sia sul telefonino che su servizi web; scorrendo a destra dal menu principale, si accede ad altri pannelli dove si trovano : contatti online, musica, video e app.
  • scorrendo velocemente da sinistra a destra si accede direttamente al menu app con un solo gesto
  • sul lato sinistro invece si accede all'app selezionata in precedenza
  • in alto ci sono gli "status items", che visualizzano il livello di volume, del segnale radio, della batteria, l'ora e altri indicatori tipici dell'app che si sta usando; gli indicatori sono a scomparsa, così da avere più spazio possibile alle app
  • in basso ci sono le funzioni dell'app che si sta usando, anche queste possono rientrare nel bordo, sempre per ampliare lo spazio a disposizione dell'app.
 
Il controllo vocale
 
Su Ubuntu Phone OS sarà presente una funzione che permette di accedere rapidamente ai comandi dell'app tramite controllo vocale. Per esempio per passare una foto in tonalità "seppia" basterà dire "seppia", Ubuntu Phone OS visualizzerà i comandi che contengono la parola e con un semplice tocco si potranno applicare alla foto. Una funzione simile alla funzione HUD introdotta su Ubuntu (attivabile dal tasto ALT).
 
Il "Docking support"
 
Una delle caratteristiche più innovative di Ubuntu Phone OS è la capacità di trasformarsi in un computer completo una volta collegato a monitor e tastiera. Ubuntu Phone OS include al suo interno anche il classico desktop Ubuntu: in questo modo si può avere sempre il proprio sistema operativo in tasca, e non c'è bisogno di sincronizzare nulla. 
 
Le app di Ubuntu for phones
Le app
 
Ubuntu Phone OS avrà installato in maniera predefinita tutte quelle applicazioni necessarie per un telefono moderno, come un gestore delle chiamate, SMS/MMS, fotocamera, galleria di immagini, gestore di email, browser, sveglia, calcolatrice e così via. Saranno presenti inoltre tutte quelle web-apps in sviluppo in questi ultimi mesi, che lavoreranno fianco a fianco con le applicazioni native. In questo modo già dal lancio saranno disponibili Facebook, Twitter, Gmail, Spotify e così via.
 
Per installare una nuova app sarà presente una versione minimale di Ubuntu Software Center, che gestirà anche gli aggiornamenti.
 
Lo sviluppo delle app
 
Le app su Ubuntu Phone OS possono essere scritte in due modi: in HTML5, nuova tecnologia che permette agli sviluppatori di trasferire facilmente un'app scritta per il Web sul telefono, o nativamente, cioè scriverla direttamente per Ubuntu Phone OS (o Ubuntu e poi convertirla). I linguaggi supportati, per ora, sono C/C++, QML e Javascript per l'interfaccia grafica. Inoltre si possono usare nativamente le OpenGL, librerie grafiche che permettono di sviluppare giochi ed effetti tridimensionali. Vengono usate normalmente per i giochi per computer, quindi le compagnie "videoludiche" potranno creare giochi incredibilmente veloci. 
 
Inoltre tutti i dati, foto e video potranno essere salvati su Ubuntu One, il servizio di "cloud storage" di Ubuntu, permettendo un veloce back-up.
 
Sarà presto disponibile un centro di sviluppo (SDK) per gli sviluppatori. Nell'attesa, si possono visitare le pagine (in inglese) dedicate al nuovo sistema, in cui sono descritte le API si trovano tutorial molto interessanti. 
 
Operatori e telefoni
 
Il rilascio ufficiale di Ubuntu Phone OS è previsto per il 2014. Ma nel corso del 2013 sarà rilasciata la versione per Nexus, utilizzata per il prototipo (tra qualche settimana), e poi altre versioni per gli smartphone presenti sul mercato. I requisiti minimi per Ubuntu Phone OS sono: CPU ARM 1Ghz Cortex A9, memoria RAM 512MB – 1GB e memoria flash 4-8GB eMMC o SD, caratteristiche presenti già su molti dei dispositivi attualmente in circolazione.
 
Altri annunci
 
A margine della presentazione di Ubuntu Phone OS, Shuttleworth ha parlato dei risultati raggiunti nel 2012, soffermandosi in particolare su:
  • Ubuntu 12.04 LTS, che ha avuto critiche positive dalla stampa e ha registrato 7.300.000 download nelle prime 24 ore dal rilascio
  • Ubuntu 12.10, che per la prima volta ha integrato programmi nativi e web in un'unica interfaccia, che li gestisce allo stesso modo, della nuova "dash", che integra le ricerche di dati e programmi sia su computer sia su web in un'unica interfaccia
  • Ubuntu in ambito server trova sempre più spazio, integrando soluzioni "cloud" di altri fornitori
  • Ubuntu è preinstallato su computer di tutti i principali produttori di PC: Dell (vedi l'ultrabook XPS 13), Lenovo che ha Ubuntu nei suoi Thinkpad e Ideapad, Asus vende notebook con Ubuntu in Europa e '''HP, che lancierà una nuova linea di PC con Ubuntu su molti mercati'''. Il 70% dei PC disponibili sul mercato è certificato per Ubuntu.
  • I principali produttori di videogame (Electronic Arts, Valve - Steam) hanno portato su Ubuntu i loro prodotti.
 
Conclusioni
 
Questo e molto altro è quanto ha presentato Mark Shuttleworth nel video, ed è disponibile nelle pagine ufficiali di Ubuntu, a disposizione di chi vuole approfondire (vedi link in coda all'articolo). Le premesse ci sono tutte per un bel prodotto, che contiene alcune funzioni molto interessanti, e che ha già suscitato un certo "rumore" tra gli appassionati in Rete. Non ci resta che attendere, altre novità sono attese a brevissimo, a cominciare dal CES, l’annuale fiera dell’elettronica di consumo che inizierà l'8 gennaio a Las Vegas.
 
Ulteriori risorse
 
Articolo su XDA Developers su Ubuntu Phone OS (in inglese)

Riunione pubblica del Consiglio della Comunità

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Il Consiglio di Ubuntu-it si riunirà in seduta pubblica mercoledì 9 gennaio alle 21:30 sul canale #ubuntu-it-meeting di Freenode per discutere il seguente ordine del giorno:

  1. Discussione sulla proposta di modifica del regolamento della comunità (Consiglio/NuovoRegolamento);
  2. Indizione del voto di ratifica del nuovo regolamento;
  3. Varie ed eventuali.

I membri tutti e chiunque ne abbia voglia, sono liberi di partecipare.

Dimissioni di Pietro Barnabè dal Consiglio della Comunità

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 A causa di impegni personali che gli impediscono di proseguire con assiduità la proprià attività di consigliere, Pietro Barnabè si è dimesso dal Consiglio della Comunità. Il Consiglio prende atto della sua decisione e lo ringrazia per l'intenso lavoro svolto finora.

Nuovo login Wiki

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La notizia risale allo scorso Settembre e gli abituali utilizzatori del wiki ne sono ormai al corrente. Tuttavia è bene ripeterlo soprattutto per chi usandolo saltuariamente può incontrare problemi con l'accesso.
 
Il sistema di login è stato modificato introducendo l'Ubuntu Single Sign On. Lo scopo è di arrivare ad un unico strumento di autenticazione ed un unico account per tutti i servizi disponibili sulle varie piattaforme web (Launchpad, Forum/Wiki internazionale, Ubuntu One, ecc..).
Dallo scorso Settembre anche il wiki italiano è quindi saltato sul carrozzone.
 
Nickname Launchpad
 
Nel caso particolare del wiki occorre ricordare che l'account e il nickname sono ora accomunati a quelli in uso su Launchpad, quelli vecchi non potranno più essere utilizzati. Se non siete in possesso di un account Launchpad, niente panico! Questa pagina vi seguirà passo passo ;)
Una volta terminata l'iscrizione potrete accedere con i medesimi dati al wiki.
 
Vecchie pagine personali
 
La pagina personale può rivestire una certa importanza dato che viene spesso utilizzata come "biglietto da visita" all'interno della comunità. Con i recenti cambiamenti si può avere l'inconveniente di perdere la corrispondenza fra il nuovo nickname e la vecchia pagina personale. Ogni utente può decidere a proprio piacimento se continuare ad utilizzarla o meno. L'apposita guida spiega come impostare un eventuale redirect.
 
 
A cura del Gruppo Doc
- partecipa anche tu! -

Disponibile la Newsletter Italiana n. 43 del 2012 e... Buone Feste!

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In questo numero troverete:

 

Notizie da Ubuntu:

  • Fitbit con Ubuntu per mantenersi in forma!
  • Intervista a Mark Shuttleworth su Slashdot

 

Dal Mondo:

  • Steam: disponibile la beta pubblica

 

Dallo Stivale

  • Nasce LibreItalia

 

...e molto altro ancora! Per leggere la newsletter visitate questa pagina.

Nasce LibreItalia

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E' nata LibreItalia, la libera comunità italiana di LibreOffice!, un’associazione di volontariato senza fini di lucro, che assumerà lo stesso statuto dell'organizzazione non profit "The Document Foundation". Quest'ultima è stata messa in piedi con il solo scopo di favorire lo sviluppo del software libero, nella chiara distinzione dei legittimi interessi commerciali di un'azienda. Si tratta in sostanza di una indipendente e autonoma società a carattere meritocratico, creata da ex esponenti della Comunità OpenOffice.org, sotto forma di una Fondazione di beneficenza di diritto tedesco.

Come è noto, il progetto LibreOffice, rappresenta un nuovo sviluppo del codice sorgente derivato da OpenOffice.org e acquisito da Oracle nell'anno 2010. Il nome scelto rappresenta una unione semantica tra la parola francese Libre (che significa libero) e quella inglese Office (ufficio).

A partire dalla versione stabile di LibreOffice risalente al 25 gennaio 2011, la sua diffusione presso gli utenti è stata considerevole, perchè utilizzabile in qualsiasi piattaforma e contesto lavorativo. Per altro è il software per ufficio presente in molte distribuzioni Linux come Ubuntu, Fedora3, Debian, Mint e OpenSUSE.

Il percorso di radicamento di LibreOffice e del software libero in generale, è indubbiamente ancora lungo, però la notizia della nascita di questa nuova associazione italiana, è un risultato foriero di ulteriori sviluppi.

LibreItalia si dichiara aperta nei confronti di tutti coloro che vogliono dare il loro personale contributo, sulla base di due fondamentali principi:

  • l’indipendenza del codice dall'interesse di una sola azienda
  • la presenza della licenza copyleft.

Fonte

Documentazione ufficiale

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Il manuale d'uso tradotto in italiano che troviamo sul sistema operativo, è stato da sempre disponibile per la consultazione via web, grazie al lavoro dei nostri admin.
 
Di recente la pubblicazione delle guide ufficiali ha ricevuto una marcia in più, le pagine saranno direttamente consultabili dal sito internazionale senza ulteriori sforzi dei nostri admin! Questa ad esempio è la pagina relativa alla versione 12.10.
 
All'indirizzo http://help.ubuntu-it.org è presente la lista completa per le varie versioni. Da notare che il nuovo meccanismo è valido dalla 11.10 in su. Le altre pagine continueranno ad essere disponibili sul vecchio dominio fino alla fine del supporto.
 
 
A cura del Gruppo Doc
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Steam: disponibile la beta pubblica

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Dopo quasi due mesi di beta privata, ristretta solamente a poche migliaia di utenti invitati, finlamente Steam ha rilasciato una nuova beta, scaricabile e installabile su Ubuntu da tutti.

 

Sul sito ufficiale di Steam, infatti, è stata aggiunta una nuova scheda "Linux", dedicata a tutti i giochi disponibili attualmente per Ubuntu, che continueranno ad aumentare nelle prossime settimane.

L'uscita della beta pubblica non è avvenuta certo in sordina: facendo click sul pulsante "Installa Steam", sempre nella home page del sito, verrete indirizzati su una pagina diversa a seconda del sistema operativo usato. Nel caso di Ubuntu,  è possibile scaricare un file .deb, installabile con il Software Center o con il proprio gestore software predefinito. Inoltre, il pulsante di download è accompagnato dall'immagine di Tux, il pinguino divenuto la mascotte di Linux, con tanto di link al download di Ubuntu 12.04 LTS, preceduto dalla scritta "Non stai ancora usando Linux?", un'evidente "pubblicità" per gli utenti degli altri sistemi operativi.

 

 

Una volta installato, Steam aprirà a sua volta un'altra finestra che mostrerà l'avanzamento nello scaricare file aggiuntivi, necessari al funzionamento del software. Poi, comparirà la schermata di login.

 

 

Infine, Steam sarà finalmente pronto. L'interfaccia è simile al sito ufficiale, dove è possibile scegliere fra 39 titoli, scaricabili dalla scheda "Linux". A questo proposito, nelle prossime settimane è stato annunciato l'arrivo di altri 2 nuovi giochi.

In più, l'arrivo della beta pubblica è in concomitanza con i saldi natalizi, che vedono anche nel catalogo per Linux titoli scontati, anche del 50%. I giochi disponibili per Linux sono riconoscibili da un'icona con un pinguino, accanto ai loghi di Windows e Mac.

 

 

Insomma Valve, sviluppatrice di Steam, ha compiuto un grande passo avanti nella storia dell'open source: per la prima volta, una compagnia ludica così famosa si interessa a Linux,  magari attirando nuovi utenti o incentivando la produzione di hardware come schede video o audio più compatibili.

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