Questa pagina contiene l'archivio delle principali notizie sul mondo di Ubuntu e sulle ultime iniziative della comunità italiana e internazionale. Abbonati al feed RSS.

Supporto dimezzato per le versioni di Ubuntu non LTS

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In una recente riunione dell'Ubuntu Technical Board (composta da tre membri della comunità e tre di Canonical) è stata approvata una modifica al ciclo di supporto di Ubuntu. A partire da Ubuntu 13.04, infatti, il supporto delle release non LTS verrà ridotto a 9 mesi al posto degli attuali 18.
Questo cambiamento è stato approvato poiché in questo modo si riduce il numero di versioni da supportare in parallelo, diminuendo il carico di lavoro su questo versante e quindi potendo concentrarsi di più sulle nuove caratteristiche e al miglioramento delle funzionalità.
Un'altro cambiamento discusso è la creazione di un repository che corrisponderà sempre alla versione in sviluppo, permettendo agli utenti che seguono con costanza lo sviluppo di passare da una versione all'altra senza aggiornare, ma si è specificato che questa decisione non riguarda assolutamente la proposta di passare ad un modello "Rolling Release".
Oltre ai due punti principali si è deciso che sarà supportato l'avanzamento di versione non solo da una versione a quella successiva, ma verso una qualsiasi versione successiva (per esempio dalla versione 12.10 alla versione 13.10).
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Rilasciata la beta 1 di "Raring Ringtail"

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Lo scorso Giovedì 14 marzo 2013 è stata rilasciata ufficialmente la Beta 1 di "Raring Ringtail", disponibile per Edubuntu, Kubuntu, Lubuntu, UbuntuKylin, Ubuntu Cloud, Ubuntu Studio and Xubuntu. Non è infatti stata rilasciata alcuna Beta per Ubuntu stesso, a seguito dei recenti cambiamenti nel suo ciclo di sviluppo.

Nella mail di Stéphane Graber, membro dell'Ubuntu Release Team, che annuncia l'avvenuto rilascio della Beta, è spiegato il perché della scelta: già dalla fine del ciclo di sviluppo di Ubuntu 12.10 era stato deciso di ridurre il numero di "milestones", i rilasci intermedi che avvengono durante il ciclo di sviluppo, come appunto le versioni Beta e Alpha, nei rilasci di Ubuntu e Ubuntu Server, per concentrare tutti i test sulle versioni daily, disponibili come suggerisce il nome giornalmente. La prima (e ultima) milestone riguardante Ubuntu in particolare è prevista per il 28 Marzo, data in cui verrà rilascata la "Final Beta Release".

Il diverso ciclo di sviluppo non ha però intaccato le altre derivate ufficiali, dove nella maggior parte dei casi sono presenti svariati aggiornamenti ai software.

Nella Beta1 di Kubuntu 13.04, infatti, troviamo i seguenti aggiornamenti:

  • KDE Plasma e Applicazioni 4.10.1, con miglioramenti nella reattività, nella correzione del colore in Gwenview e con l'aggiunta delle notificazioni "Qt Quick" e di un nuovo blocca schermo;

 

  • Muon Suite IRC 2 RC che introduce il supporto ai Plasma widget, installabili via Software Center o Muon Discover;

 

  • Rekonq 2.2.1 il browser web predefinito, aggiunge la correzione automatica degli errori di scrittura;

  • Homerun, un'alternativa a schermo intero al menù delle applicazioni Kickoff;

 

  • Gestione schermo, con diversi miglioramenti che facilitano l'installazione o la rimozione di nuovi monitor;

  • Oxygen Sans Font, un nuovo font predefinito creato dagli artisti KDE;

 

  • Krita, l'applicazione di disegno, si è aggiornata con un tema dark e con miglioramenti nella velocità di calcolo delle librerie "Vc";

  • L'installer vanta di un nuovo look più professionale.

Inoltre Kubuntu, equipaggiato con il nuovo Kernel Linux 3.8, supporterà il Secure Boot.

 

La beta 1 di Xubuntu, la derivata ufficiale con XFCE come ambiente desktop, invece, reintroduce Gnumeric e GIMP di default, aggiorna Parole alla versione 0.5.0 e il tema Greybird e infine corregge l'errore delle partizioni duplicate in Thunar.

Molte novità per UbuntuKylin, la neonata derivata di Ubuntu in lingua cinese, dove sono stati apportati svariati aggiornamenti per migliorare la localizzazione degli elementi nella lingua orientale.

Altri cambiamenti "minori" (come il semplice aggiornamento del Kernel) sono stati apportati a tutte le altre derivate.

Per ulteriori informazioni, l'e-mail di Stéphane Graber è disponibile qui.

 

Ubuntu-it a "Fa' la cosa giusta" a Milano

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La Comunità Italiana di Ubuntu sarà presente sabato 16 marzo alla fiera di Milano per "Fa' la cosa giusta", fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. "Fa' la cosa giusta" è una manifestazione che si tiene dal 2004 e riunisce decine di associazioni e realtà impegnate sui temi della sostenibilità.

 

Ubuntu-it parteciperà insieme all'Associazione Openlabs e ad altre realtà impegnate nella conoscenza e diffusione del Software Libero, presso lo spazio "Artigiani Tecnologici", per far conoscere a un pubblico sempre più vasto le proprie attività e i propri servizi di supporto.

Sarà anche l'occasione, per chiunque voglia partecipare attivamente a Ubuntu, di incontrare direttamente le persone che fanno parte della nostra comunità: Ubuntu-it è sempre aperta ai nuovi contributori che desiderino promuovere, tradurre, sviluppare Ubuntu. Tutti sono i benvenuti: basta avere entusiamo, un po' di tempo libero e voglia di fare.

 

Ubuntu-it sarà presente sabato 16 marzo 2013 in Fieramilanocity, presso lo spazio "Artigiani Tecnologici" (Viale Lodovico Scarampo, GATE 8 - ex "Porta Scarampo").

Alcune considerazioni sui recenti problemi comunitari

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Recentemente c'è stata un po' di burrasca tra la comunità di Ubuntu e la società Canonical. Nel giro di pochi giorni. numerosi esponenti di rilievo all’interno della comunità, come Jonathan Riddell, Philip Ballew e Martin Owens, hanno manifestato tutta la loro insoddisfazione e il loro disagio per la scarsa e intermittente comunicazione di Canonical, anche nei confronti dei responsabili della comunità di Ubuntu. La proposta di alcuni esponenti di Canonical, di eliminare i rilasci delle versioni semestrali, a favore di quelli giornalieri, settimanali e mensili, cioè di introdurre le Rolling Release (in seguito non accolta) e, sopratutto, il recente annuncio dell'adozione di Mir, il nuovo server grafico ideato e prodotto interamente da Canonical (rilasciato a sorpresa qualche giorno fa), sono state le classiche gocce a far traboccare il vaso.

Quello che veramente lascia perplessi molti, è il livello di incertezza in cui l’intera comunità è stata lasciata in questi ultimi tempi, soprattutto quando è stata pianificata e accellerata la "strategia della convergenza" tra server, pc e i vari dispositivi mobili come tablet e smartphone.

Per fare solo un esempio, Sam Spilsbury ha dovuto gettare alle ortiche alcuni mesi di duro lavoro, in quanto Canonical ad un certo punto non ha più accettato le patch di sviluppo comunitarie per Compiz, un software che consente di gestire gli effetti grafici del desktop e delle finestre.

Intendiamoci: le motivazioni di dissenso non toccano la necessaria strategia di marketing, l'introduzione più o meno discutibile e discussa delle Rolling Release o di Mir , né tanto meno dei progetti precedenti. Quello che crea disagio, è l'immissione di numerose novità (nessuna di origine comunitaria), nei confronti delle quali la grande comunità dei contributori di ubuntu è rimasta spettatrice.

E' indubbiamente vero, come afferma Jono Bacon nel suo Blog, che, in fondo, entrambe queste due realtà (Canonical e Community) hanno molto a cuore l'interesse di Ubuntu e quindi, una qualche soluzione delle questioni si deve trovare. Ma, altrettanto ovviamente, si può aggiungere che ambedue si muovono oggettivamente anche su piani diversi e, attualmente, su ottiche che corrono il rischio di divergere.

Elizabeth Krumbach del Consiglio della comunità di Ubuntu, si è impegnata ad assumere un ruolo più attivo nella comunicazione con Canonical, altrimenti il rischio è quello di spazzare via mesi di lavoro e di supporto tecnologico, preparato dai membri contributori della sua stessa comunità.

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Mark Shuttleworth: le Rolling Release non convincono

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Mark Shuttleworth non è molto convinto della proposta avanzata da Rick Spencer, di introdurre il rilascio delle Rolling Release tra le due versioni LTS (versioni stabili a lungo supporto), con l'eliminazione degli attuali rilasci semestrali. Mark vuole valutare con attenzione l'evolversi della situazione, aspettando che altri progetti raggiungano una adeguata affidabilità con la versione 14.04 LTS. Anche durante il primo UDS Online, si è parlato di questa proposta ma, almeno per il momento, non è stata accettata. Ubuntu subirà infatti dei cruciali cambiamenti, con l'arrivo del nuovo server grafico Mir, con il passaggio di Unity in Qt/QML e con il percorso di piena integrazione di Ubuntu verso i dispositivi mobili, i quali dovranno integrare le applicazioni in modo snello e stabile.

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Ubuntu Developer Summit ora online quattro volte all'anno

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L'Ubuntu Developer Summit è un evento destinato principalmente agli sviluppatori, in cui vengono discusse e decise le funzionalità da introdurre nella release successiva di Ubuntu.
Fino ad oggi si svolgeva ogni sei mesi dopo ogni rilascio, una volta in Europa e una volta negli Stati Uniti.
Questo però impediva la partecipazione alle persone che non potevano viaggiare fino alle destinazioni scelte.
Per ovviare a questo problema e permettere più contributi si è deciso che l'evento si svolgerà ogni tre mesi e online.
Inoltre ogni edizione durerà due giorni.
Tutti gli incontri avverranno tramite Google+ Hangout, integrando altri sistemi quali IRC ed EtherPad.
In contemporanea ne avverranno due per ogni categoria (Client, Server e Cloud, Comunità, Sviluppo di applicazioni), oltre alle presentazioni e altri eventi.
Ogni streaming sarà visualizzabile dal sito dell'UDS.
Il prossimo appuntamento è per martedì 5 e mercoledì 6 maggio.
Ricordiamo che tutti gli interventi sono in lingua inglese.
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Ubuntu Global Jam in Italia: testiamoci!

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Questo fine settimana, dal 1 al 3 marzo, in tutto il mondo ha luogo un evento importante per Ubuntu, il Global Jam. Si tratta di un evento organizzato dalla Comunità di Ubuntu per contribuire tutti assieme, anche chi non ne fa parte, allo sviluppo di questo sistema operativo libero. In questa occasione vengono toccati tutti gli aspetti che fanno di Ubuntu una distribuzione GNU/Linux per tutti gli esseri umani: traduzioni, documentazione, sviluppo...
Anche la Comunità Italiana ha deciso di dare il proprio contributo; domenica 3 marzo 2013 dalle 15:00 alle 18:30, a Schio (VI), si terrà il Test Jam italiano, un evento dedicato ai test sulla versione in via di sviluppo, Ubuntu 13.04 Raring Ringtail. Ospite di AVi LUG nell'Aula Informatica del Comune di Schio nelle Barchesse di Palazzo Fogazzaro in via Pasini e con un collegamento in diretta tramite Google Hangout, Ubuntu-it assisterà tutti gli interessati in una sessione di test durante la quale sarà possibile imparare a contribuire in modo molto semplice allo sviluppo di Ubuntu. I partecipanti impareranno a trovare i problemi, eventualmente risolvere i più semplici con rapide correzioni e segnalare bug in modo che gli sviluppatori possano intervenire.
Non si tratta solo di test: l'Ubuntu Global Jam è anche un evento importante per unire tutti gli appassionati che vogliono mettere a disposizione le proprie capacità per migliorare un progetto che è di tutti e conoscere qualcosa di nuovo, oltre naturalmente a passare un bel pomeriggio assieme.
Ubuntu-it vi aspetta domenica 3 marzo 2013 dalle 15:00 alle 18:30, non mancate!

Open Source e Ubuntu: la storia di un successo italiano

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Qualche giorno fa ci ha scritto Fabrizio dell'associazione culturale IdeAgorà, che organizza il festival Mirabilia, un festival di arte circense e di strada di importanza europea (riconosciuto ufficialmente come "Festival culturale d'Europa"). Ci ha scritto per raccontarci una storia italiana di successo che ha come protagonista l'open source e Ubuntu in particolare.
É dal 2007 che per organizzare e gestire Mirabilia si usa software open source, sia per la sua filosofia, sia per ragioni ben più pratiche, ovvero la stabilità e la sicurezza dei dati che garantisce: un evento delle dimensioni di Mirabilia necessita infatti di un sistema informativo completamente affidabile. All'inizio i sistemi operativi utilizzati erano principalmente Open Suse e Mandriva, poi pian piano si è imposto Ubuntu, per la sua facilità di utilizzo e per l'ampia varietà del parco applicativo.
Abbiamo chiesto a Fabrizio se per gli utenti è stato difficile abituarsi ad usare Ubuntu, ma ci ha risposto che uno dei motivi che ha portato al suo utilizzo è proprio la flessibilità di scegliere il Desktop Environment più vicino alle esigenze e ai gusti di ciascuno. Così, se il nucleo organizzativo del festival è abituato ad utilizzare Gnome, i vari collaboratori riescono ad avvicinarsi più facilmente ad Ubuntu attraverso ambienti quali Kubuntu o Macbuntu. In questo modo anche le iniziali difficoltà nell'utilizzo di applicazioni vengono superate in fretta e anche i neofiti iniziano ad apprezzare le doti di velocità e praticità di Ubuntu, per esempio rispetto alla facilità di installazione e gestione di qualsiasi stampante.
L'affidabilità è forse il requisito più importante per questo festival e l'impiego di Ubuntu in combinazione con soluzioni cloud ha consentito di gestire i dati in modo assolutamente sicuro senza necessità di continui aggiornamenti hardware o costose configurazioni RAID. Un altro desiderio di IdeAgorà era quello di poter continuare ad usare anche hardware meno recente e Ubuntu si è dimostrato la scelta giusta anche a questo scopo.
Il personale di Mirabilia usa Ubuntu per un po' tutte le attività relative all'organizzazione e alla gestione del festival, dalle domande di finanziamento, alle schede tecniche, alla comunicazione...Tra le applicazioni, le più usate sono GimpLibre OfficeScribus e Inkscape, ma ogni volta che sorgono necessità nuove è sufficiente scaricare il software più adatto dal Software Center.
Se poi avete il dubbio che le soluzioni open source non siano applicabili a grandi realtà, vediamo insieme un po' di numeri di Mirabilia. L'anno scorso ha avuto circa 95000 visitatori, di cui circa 6000 stranieri, con 200 operatori del settore presenti e 30 testate giornalistiche appartenenti a 9 diversi paesi Europei. Il personale conta una settantina di persone tra tecnici e staff.
Ci è piaciuto molto sentire questa storia. Speriamo di sentire presto altre storie di successo!

Ubuntu sui tablet

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La presentazione di Canonical dei tablet ottimizzati per Ubuntu, non è che l'ultima tappa della complessiva e avvolgente strategia di convergenza, tra i nuovi dispositivi mobili e il Sistema Operativo Ubuntu. In altre parole, questo significa: piena compatibilità, interazione e facilità d'uso tra: smartphone,tablet, server aziendali, personal computer, collegamento TV. Questa società sta quindi scommettendo sul futuro di un sistema operativo valido e affidabile anche sulle piattaforme mobili. Insomma: tutta "Convergenza con un clic", utilizzando i protocolli Citrix, VMware e Wyse.

Vediamo, in estrema sintesi, alcune delle caratteristiche salienti del futuro tablet ubuntero:

  • Multitasking :ciò vuol dire poter ricevere delle videochiamate mentre ad esempio si lavora su un documento; prendere appunti sul lato predisposto dello schermo mentre si naviga sul web; oppure chattare mentre si guarda un filmato o si ascolta della musica.

  • Multiutenza :la versione per tablet consentirà la creazione di più account indipendenti, per avere maggiore garanzia sulla privacy, insieme ad una migliore personalizzazione delle impostazioni.

  • Controllo vocale :molte cose potranno essere svolte con l'uso della parola, come la dettatura di un testo; la ricerca di informazioni sul web o l'avvio di una applicazione.

  • Convergenza : sarà possibile utilizzare un tablet di fascia alta come se fosse un pc-desktop, semplicemente collegando un mouse ed una tastiera.

Shuttleworth ha rivelato inoltre che ottimizzerà le risorse di Canonical, collaborando attivamente con un partner privilegiato, sia per quanto riguarda la predisposizione dei dispositivi di fascia bassa, sia per quelli con prestazioni più elevate. Per quanto concerne la tempistica, la tavoletta digitale ottimizzata per Ubuntu, sarà disponibile per gli utenti solo con il rilascio di Ubuntu 14.04. Esiste però la fondata possibilità che gli attuali partner come Dell, Lenovo e HP, molto prima del fatidico Aprile 2014, siano in grado di predisporre per il OS Ubuntu, pc-desktop e laptop con touch screen e tastiere staccabili. Anche in questo modo, sarà realizzata la convergenza: il pc si può trasformare in un tablet, per poi ritornare pc!.

Per chi fosse interessato, la presentazione di Shuttleworth è disponibile cliccando qui.

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DUCC-IT: il punto d'incontro tra Ubuntu e Debian

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Sabato 1 e domenica 2 giugno si svolgerà il DUCC-IT (Debian/Ubuntu Community Conference - Conferenza delle comunità di Debian e Ubuntu), un evento volto a riunire le comunità italiane di Debian e Ubuntu, dedicato a fare il punto della situazione e a scambiare conoscenze.
Si tratta di un'esperienza già sperimentata in passato, che andrà a sostituire il consueto meeting semestrale della comunità.
La località scelta per l'evento è Fermo, grazie all'ospitalità offerta dal LUG (Linux User Group) locale.
Sebbene aperto a tutti, l'evento non è destinato agli utenti finali, che possono comunque venirci a trovare, ma a tutti quelli che contribuiscono alla comunità stessa. Ad esempio non ci saranno Install Party o eventi simili, ma esclusivamente interventi specifici su temi che riguardano le due comunità e la collaborazione tra queste.
Chi vuole contribuire all'organizzazione o ricevere notizie, si può iscrivere all'apposita mailing list.
Per segnare la propria presenza bisogna invece utilizzare il LoCo portal.
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