UE: Verso una lista delle alternative di software libero per le Pubbliche amministrazioni europee

 
Uno studio effettuato da Joinup ha esplorato e valutato l'opportunità di stilare una lista del software libero che viene impiegato dai governi europei in modo che possa essere riutilizzato anche da altri paesi. Lo studio prende in esame le liste già compilate separatamente dal governo inglese e da quello tedesco: la lista inglese, ad esempio, comprende circa 150 applicazioni libere accompagnate da una descrizione delle funzionalità e caratteristiche e dal/i nom/i del software proprietario che potrebbero sostituire.
Il vantaggio di avere una unica lista a livello europeo è facilmente immaginabile e permetterebbe al software libero di essere più competitivo. Lo studio evidenzia però anche alcune criticità di una lista di questo tipo: per quanto l'utilizzo di software libero abbia i suoi indiscussi vantaggi non è detto che un software sia "migliore" solo perché è libero: un software o una applicazione sono costituiti da diverse caratteristiche importanti e il fatto che sia libero o proprietario è solo una di queste: la lista dovrebbe essere in grado di riportare con esattezza le caratteristiche principali in modo che siano confrontabili e da permettere alle organizzazioni governative le migliori condizioni di scelta.
L'obiettivo è quello di una lista che sia esaustiva sotto vari aspetti, non ultimo quello di una oggettività delle descrizioni: una volta attuata sarebbe auspicabile che la sua consultazione diventasse una procedura standard per ogni nuova decisione riguardante le applicazioni di software libero e per gli appalti futuri di tutti i governi europei; ovviamente non potrà essere vincolante scegliere dall'interno della lista se non vi siano alternative adeguate ma il fatto di doverla consultare permetterà al software libero di partecipare alla competizione alla pari.
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