Codice di condotta

Ubuntu è un concetto africano di umanità verso gli altri. È credere in un legame universale di condivisione che connette tutta l'umanità. Le stesse idee sono alla base del metodo di collaborazione della comunità Ubuntu. I membri della comunità Ubuntu hanno bisogno di lavorare insieme con efficacia, e questo codice di condotta stabilisce le regole base della nostra collaborazione.

Codice di condotta

Introduzione

Desmond Tutu ha descritto ubuntu come segue:

"Una persona con ubuntu è aperta e disponibile agli altri, afferma gli altri, non si sente a disagio quando gli altri sono capaci e buoni, in quanto ha una propria fiducia in sè stesso/a che viene dalla conoscenza che appartiene ad un grande insieme."
--Arcivescovo Desmond Tutu, da "No Future Without Forgiveness"
Abbiamo scelto il nome di Ubuntu per questa distribuzione perchè pensiamo che catturi perfettamente lo spirito di condivisione e collaborazione che è al cuore del movimento Open Source. Nel mondo del Free Software, collaboriamo liberamente su base volontaria per costruire il software necessario ai bisogni di tutti. Miglioriamo sul lavoro degli altri, che è stato svolto liberamente, e poi condividiamo i nostri progressi con lo stesso criterio.
Questa collaborazione dipende dagli ottimi rapporti fra gli sviluppatori. A questo punto, abbiamo concordato sul presente codice di comportamento per aiutare a definire le modalità con cui la cooperazione e la collaborazione dovranno essere condotte.

Codice di condotta

Ubuntu è dimostrare umanità gli uni verso gli altri: la parola stessa racchiude lo spirito dell'essere umani.

Vogliamo una comunità produttiva, felice e agile, in grado di accettare nuove idee in una realtà complessa, di migliorarsi costantemente e incoraggiare la collaborazione tra gruppi che hanno necessità, interessi e capacità diversi.

La diversità è per noi una fonte di ricchezza e cerchiamo di coinvolgere coloro che la possono incrementare. Questo Codice di condotta è stato scritto per assicurare che gruppi diversi collaborino per un divertimento e un vantaggio reciproci. Rifiutiamo ogni tipo di pregiudizio che possa mettere a repentaglio la partecipazione di chiunque.

Il Codice di condotta regola come ci comportiamo in pubblico e in privato, ogni volta che le nostre azioni possono essere ricondotte al progetto Ubuntu. Ci aspettiamo che venga rispettato da tutti coloro che rappresentano, ufficialmente o meno, il progetto stesso, da coloro che vantano un legame con esso o vi partecipano direttamente.

Noi ci impegniamo a:

Pensare agli altri

Il nostro lavoro sarà utilizzato da altri e noi stessi dipenderemo dal lavoro di altre persone. Ogni decisione influirà su utenti e colleghi e dobbiamo pensare a loro quando le prendiamo.

Essere rispettosi

Essere in disaccordo non è un buon motivo per essere maleducati. Lavoriamo insieme per risolvere i conflitti, presumiamo sempre buone intenzioni e facciamo di tutto per agire in modo empatico. Non permettiamo che la delusione si tramuti in un attacco personale: una comunità nella quale le persone si sentono minacciate e a disagio non è una comunità produttiva.

Assumerci le responsabilità delle nostre parole e azioni

Tutti possiamo sbagliare e quando lo facciamo ci assumiamo la responsabilità dei nostri errori. Se qualcuno è stato offeso, lo ascoltiamo rispettosamente e con attenzione e ci impegniamo per rimediare al danno.

Essere collaborativi

Ciò che creiamo è un intero composto da molte parti, è la somma di molti sogni. La collaborazione tra gruppi, ciascuno con i propri obiettivi e la loro visione, è essenziale. Affinché questo intero sia più di una somma delle sue singole parti, ognuna di esse deve sforzarsi di comprendere il tutto.
La collaborazione riduce la ridondanza e migliora la qualità del nostro lavoro e noi la esaltiamo all'interno quanto all'esterno della comunità. Quando possibile, lavoriamo in stretto rapporto con i progetti upstream e della comunità del software libero per coordinare i nostri sforzi. Preferiamo lavorare in trasparenza e coinvolgere le parti interessate il prima possibile.

Valorizzare la risolutezza, la chiarezza e il consenso

I disaccordi, sociali e tecnici, sono normali, ma non dobbiamo permettere loro di persistere e diffondersi lasciando gli altri nell'incertezza della direzione presa assieme.
Ci aspettiamo che chi collabora al progetto risolva costruttivamente i disaccordi, ma qualora non vi sia consenso facciamo in modo che i leader designati chiariscano la direzione da intraprendere.

Chiedere aiuto quando insicuri

Nessuno è perfetto in questa comunità e nessuno pretende che gli altri lo siano. Chiedere aiuto subito evita molti problemi in futuro: incoraggiamo quindi tutti a porre domande, anche se devono essere rivolte al foro di competenza. È richiesto che chi riceve domande sia disponibile e comprensivo.

Dimetterci responsabilmente

Quando qualcuno abbandona o si allontana dal progetto, chiediamo che lo faccia in modo da minimizzare le possibili interruzioni dello stesso. Queste persone devono informare per tempo della loro intenzione a lasciare ed effettuare le dovute procedure per permettere ad altri di prendere il loro posto.

Leadership, autorità e responsabilità

È nostro compito essere d'esempio, nei dibattiti così come nelle azioni. Incoraggiamo i nuovi partecipanti a prendere l'iniziativa, ad agire e sperimentare quando ritengono che un'innovazione possa migliorare il progetto. Il ruolo di guida può essere preso da chiunque semplicemente dandosi da fare: non occorre aspettare un riconoscimento quando si presenta l'opportunità per agire.

Delega dall'alto

La responsabilità del progetto è innanzitutto del "benevolent dictator" (dittatore benevolo), che delega le specifiche responsabilità e le corrispondenti autorità a una serie di gruppi, consigli e singoli a partire dal Community Council ("CC"). Il Community Council o un suo rappresentante può mediare in qualsiasi disputa.

Siamo in una meritocrazia: deleghiamo il processo decisionale, l'autorità e la leadership dai ruoli di maggiore responsabilità alle persone più capaci e impegnate.

La facoltà di delega è controllata

Le nomine per consigli e commissioni (board) sono a discrezione del Community Council, che cercherà comunque il parere della comunità prima di confermare le nomine.

La leadership non è un premio, un diritto o un titolo, ma un privilegio, una responsabilità e un mandato. Un leader mantiene la propria autorità per tutto il tempo che continuerà ad avere il supporto di chi lo ha nominato.

Valorizziamo discussioni, informazioni e decisioni

Prima di prendere una decisione, raccogliamo opinioni, informazioni e impegni dalle parti interessate. Ci aspettiamo che i leader aiutino i gruppi a raggiungere una decisione in tempi ragionevoli, che cerchino una guida o vogliano prendere loro stessi la decisione quando manca il consenso e si assumano la responsabilità dell'attuazione.

La peggior decisione di tutte è la mancanza di una decisione: la chiarezza della direzione ha valore in se stessa. Può capitare che le informazioni necessarie non siano disponibili o che non si riesca a raggiungere un consenso: anche in questi casi una decisione deve essere presa. Non possiamo assicurare una decisione perfetta ogni volta, ma preferiamo sbagliare, imparare ed evitare gli errori in futuro piuttosto che rimandare continuamente.

Siamo consci del fatto che il progetto cresce e da il meglio di sé quando ci fidiamo dei gruppi più vicini al problema e deleghiamo loro tutte le decisioni. Se veniamo a conoscenza di una decisione che non condividiamo, contattiamo il rispettivo gruppo per trovare una soluzione comune. In mancanza di essa, esiste un meccanismo di governance che può rivedere tale decisione: se una decisione è stata presa dalle persone delegate ed è supportata dalla governance del progetto, tale rimarrà. Nessuno di noi si aspetta che tutti condividano pienamente le decisioni prese, ma diamo importanza alla volontà di sostenere il progetto e aiutarlo a svilupparsi anche quando noi stessi preferiremmo prendere un'altra direzione.

Meritocrazia aperta

Invitiamo chiunque, anche da società commerciali, a partecipare in ogni aspetto del progetto. La nostra comunità è aperta e ogni responsabilità può essere presa da qualsiasi collaboratore che dimostri di avere le qualità e le competenze necessarie.

Lavoro di squadra

Il più grande sogno di un leader è il successo del gruppo.

"Le persone virtuose sono giudicate per le proprie azioni; un leader è giudicato per le azioni del suo gruppo": un leader sa quando agire e quando tirarsi indietro, sa quando delegare e quando prendersi in carico il lavoro.

Riconoscimento

Un buon leader non cerca le luci della ribalta, ma celebra i membri del gruppo per il loro lavoro. I leader possono essere più in vista degli altri membri del gruppo, ma un buon leader sfrutta questa posizione per mettere in luce il lavoro degli altri.

Coraggio e responsabilità verso gli altri

Essere un leader a volte richiede di prendere decisioni forti che possono non essere capite o condivise da tutti. Per noi è importante il coraggio nel prendere queste decisioni, perché permettono al progetto di progredire più rapidamente di quanto non farebbe se dovessimo attendere il consenso di tutti. Nondimeno, l'audacia richiede responsabilità: prendete decisioni ardite, ma fatelo pensando a ciò che queste comportano per gli altri e impegnatevi per affievolire l'impatto che potrebbero avere su di loro. Comunicare chiaramente e in tempo i cambiamenti e le loro motivazioni è importante tanto quanto la realizzazione stessa del cambiamento.

Conflitto d'interessi

Ci aspettiamo che i leader facciano attenzione quando si trovano in conflitto a causa del loro lavoro o di altri progetti nei quali sono attivi e si astengano o deleghino le decisioni che potrebbero essere percepite come dettate dall'interesse personale. Ci aspettiamo che tutti coloro che partecipano al progetto lo facciano con l'obiettivo di rendere migliore la vita degli utenti.

Se siete in dubbio, chiedete l'opinione di qualcun altro: è importante risolvere i conflitti d'interesse percepiti. Come leader, agite per assicurare che le decisioni prese siano plausibili anche se a volte possono risultare impopolari, difficili o più vantaggiose per un gruppo piuttosto che per un altro.

Questo codice non è esaustivo né completo: non è un regolamento, ma serve ad avere un'interpretazione comune di cosa sia un ambiente condiviso, collaborativo e dei suoi obiettivi. Ci aspettiamo che venga seguito nello spirito, così come alla lettera.

Firmare

Come firmare il codice di condotta

Per partecipare ai gruppi di lavoro di Ubuntu ed Ubuntu-it occorre aver firmato il codice di condotta. Per far ciò dovete registrarvi su Launchpad, caricare nel vostro profilo la vostra chiave pubblica Gpg e firmare il file di testo contenente il codice di condotta prelevandolo da Launchpad stesso. Per coloro a cui non fossero familiari i concetti di crittografia, chiavi, cifratura e firma, consigliamo la lettura dell'apposita pagina Wiki. Una volta firmato il codice di condotta, potrete notare sul vostro profilo Launchpad la dicitura «Signed Ubuntu Code of Conduct: Yes». Se così è significa che la procedura si è completata correttamente. Benvenuti a bordo!

Mailing list e forum

Mailing List e Forum

Mailing List e Forum sono una parte importante della piattaforma della comunità Ubuntu. Questo Codice di Condotta si applica certamente anche al vostro comportamento in tali ambienti. Per favore, seguire le seguenti linee guida, in aggiunta al codice generale:

  1. Usate un indirizzo email valido, a cui è possibile rispondere direttamente.
  2. Evitate discussioni accese, attacchi personali e liti. Sulle materie tecniche il Technical Review Board può emettere una decisione finale. Sulle materie di gestione della comunità, la parola definitiva spetta al Community Council.