Sergio Zanchetta

 

Data intervista: Ottobre 2010Sergio Zanchetta

 

Biografia


Nickname in IRC: primes2h

Località: Pordenone

Età: Formula età dove []=parte intera, t=X e (x,y,z) = (X,X,X) = la risposta. (mi spiace per i calcoli ma è un piccolo omaggio a Maverick) wink

Professione: in teoria sarei un Ingegnere Gestionale (indirizzo elettronico), in pratica faccio un po' di tutto, anche in ambito diverso dall'informatica.

Blog: primes2h.wordpress.org (non è molto aggiornato)

Sito personale: wiki.ubuntu-it.org/Z

 

Attività in Ubuntu

- In che modo sei coinvolto in Ubuntu?

Faccio parte sia della comunità italiana che di quella internazionale. Sono co-amministratore del Gruppo Test italiano, mi occupo poi di traduzioni, segnalazione e triage di bug, qualche contributo al Gruppo Promozione (progettoCD), fornisco un po' di supporto in Answers e qualche (molto) sporadica patch qua e là.

 

- Quanto tempo spendi lavorando su Ubuntu?

Meno di quanto vorrei e più di quanto dovrei.

- Come e quando sei stato coinvolto in Ubuntu?

Ho conosciuto Ubuntu attraverso un CD della 5.04 Hoary Hedgehog che ho trovato a un Linux Day. Era l'autunno dell'anno 2005 ed è stata una folgorazione. L'anno dopo mi sono iscritto su Launchpad per iniziare a riportare bug e successivamente l'incontro con il Gruppo Traduzione, che è stato il mio primo contatto con la comunità italiana.

In realtà il mio incontro con il mondo GNU/Linux risale a molti anni prima, quando provai (se non ricordo male) Debian Buzz 1.1, di cui mi sono subito piaciute la filosofia e l'impostazione generale. Per vari anni ho mantenuto il pc in dual boot con Windows a causa di alcuni software per i quali mancava la controparte in Linux, alternando periodi morti a periodi d'uso costante, come ad esempio durante la tesi e il periodo di ricerca (eh si, in laboratorio usavamo Debian!). Non ho mai disdegnato di provare altre distribuzioni per poi tornare immancabilmente a Debian. Ai tempi ero convinto che il successo di Linux in ambito desktop sarebbe arrivato con una distribuzione derivata Debian che avesse dei rilasci programmati per essere al passo con il nuovo hardware, con una giusta attenzione agli aspetti estetici per renderla più appetibile e che dietro avesse una grande comunità per sostenerla. Con queste idee in testa è possibile capire la mia reazione quando ho conosciuto Ubuntu.

P.S. Mi sto ancora chiedendo cosa mancava all'epoca per mettere in pratica quell'idea... mah... mmhh... ah sì... ehm... quanti zeri devo metterci dopo l'uno e prima di €? laugh

- Sei pagato per lavorare su Ubuntu?

Assolutamente no.

- Cosa ti piace di più della Comunità Italiana Ubuntu-it?

Le persone. Cioè sapere che dietro a un nick o a un indirizzo email ci sono delle persone entusiaste che sono accomunate da un ideale, riassunto in una parola ed esplicato in un codice di condotta.

- A cosa hai lavorato in Maverick?

Principalmente test, segnalazione/triage dei bug e traduzioni.

- Progetti per Natty?

Per la verità tanti, anche troppi, e il tempo è sempre poco. Tra i più importanti, estendere i casi adottati dal Gruppo Test, migliorare il progetto Test dei Portatili (sarebbe fantastico averlo nel QA Tracker) e impegnarmi di più per l'obiettivo di una Ubuntu tradotta completamente in italiano, dai pacchetti alle relative descrizioni (data l'importanza che hanno assunto con il nuovo Software Center).

- Quale funzionalità vorresti vedere o vedere migliorata in Ubuntu?

Più che dire quali vorrei vedere aggiunte, sarei felice se ci fosse una maggior attenzione a mantenere funzionanti quelle esistenti. Troppo spesso la rincorsa alla novità porta a trascurare aspetti che per certe persone potrebbero essere fondamentali.

Un esempio lampante è l'uso del floppy. Per ben tre release non ha funzionato out of the box, bug corretto/ripresentato più volte causa aggiornamenti vari, sviluppatori che dicono: "Scusateci, abbiamo hardware troppo recente, non disponiamo di un'unità floppy da provare". La retrocompatibilità dovrebbe essere garantita sempre, almeno per le macchine su cui Ubuntu si vanta di poter girare.

- Cosa invece vorresti vedere migliorato nel processo di QA di Ubuntu?

Una maggiore attenzione alle regressioni, questo dovrebbe essere il punto fondamentale da cui partire per mantenere la qualità nel tempo.

Inoltre un occhio di riguardo ai dettagli non farebbe male, sono quelli che fanno la differenza. Il simpatico siparietto di Mark del gelato con sorpresa durante il keynote dell'UDS a Orlando racchiude stupendamente ciò che intendo. Sono contento che finalmente se ne parli.

- Quali sono i tuoi piani per il Gruppo Test Italiano?

Vedi sopra, "Progetti per Natty".

- Cosa ne pensi, invece, del nuovo marchio Ubuntu?

Dal punto di vista grafico mi piace molto, il nuovo font poi lo rende molto cool. L'unico appunto che mi sento di fare è sul "circle of friends", essendo il simbolo della comunità io l'avrei tenuto un po' più grande.

- E del tema di Maverick?

Quale? Lo sfondo schif... ehm..., quell'armonia di tonalità color aubergine con tocchi d'arancio sparsi soavemente qua e là che era stato proposto durante lo sviluppo?

Tra l'altro un grosso dubbio mi attanaglia... non è che ho delle responsabilità in tutto ciò??? (vedi maglietta/tesserino nella foto iniziale) laugh

Seriamente, lo sfondo ufficiale finale e il resto direi che non sono male. 

 

Informazioni legate ai computer

- Contribuisci al FLOSS (Free/Libre & Open Source Software) in altri modi?

Sono traduttore upstream nel Translation Project e mantengo le traduzioni di qualche altro pacchetto esterno.

Inoltre do una mano nel mantenimento/miglioramento di un software web-based chiamato LinuxSagra per la gestione della nostra (e non solo) sagra paesana. La parte principale del programma è stata creata da Marco, un amico sostenitore FLOSS della prima ora, che tra l'altro è la persona che mi ha fatto conoscere Linux e Debian. Il software in sè stesso è molto "custom" ed è per questo che non l'abbiamo ancora rilasciato al grande pubblico. Aggiungo che andrebbe rivisto un po' tutto da capo, se qualcuno è interessato si faccia pure avanti.

- Quale window manager/desktop environment usi e cosa ti piace di esso?

GNOME, GNOME, GNOME. In passato (prima di Ubuntu) ho provato ad usare KDE, per poi tornare a GNOME di cui amo la semplicità e la potenza.

Durante il periodo di tesi/ricerca ho anche usato FVWM, uno tra i Window Manager più minimali (io direi anoressico). Tra l'altro, ogni volta che si apportavano delle modifiche, bisognava riavviarlo. Ehhh.. altri tempi.

- Quali programmi usi quotidianamente?

Firefox, Evolution/Thunderbird e OpenOffice, poi anche Gimp, Pidgin, VirtualBox, gtranslator, gedit e..... rullo di tamburi.... vi! (Ho imparato a usarlo in tesi e da allora non riesco più a farne a meno!?).

- Che computer hai e come si chiamano?

Entropy e Quantum.

- Com'è il tuo angolo computer?

In realtà non ho un vero e proprio angolo computer, dipende da dove mi trovo.

- Come appare il desktop?

Niente di particolare, cambio lo sfondo a seconda del gusto personale del momento.

Desktop Sergio Zanchetta

- Cosa bevi mentre lavori al computer?

Bevo poco al computer, acqua e caffè ogni tanto.

- Che musica ascolti mentre sei al computer?

Solitamente non ascolto musica quando lavoro al computer.

 

Informazioni personali

- Dove sei nato e cresciuto?

Sono nato e cresciuto in un piccolo paese di un piccolo comune della piccola provincia di Pordenone. Il Comune si chiama Fiume Veneto ma, a dispetto del nome, si trova in Friuli.

- Che ricordi hai della tua infanzia?

Mah, belli direi, partitelle di pallone nei campetti di periferia, giocare con gli amici negli anfratti pensando di essere l'Uomo Ragno, Silver Surfer o vari altri personaggi Marvel (si, lo so, lasciamo perdere...).

Meno belli quando mi sono procurato un bel taglio tra pollice e indice forzando il coltello che non ne voleva sapere di passare attraverso una pesca. Ovvio direte voi, c'è il nocciolo!? (il minuto del mona capita a tutti dai...).

- Sposato, fidanzato o disponibile?

Disponibile. Mi aspetto orde di ammiratrici ora, eh? wink

- Hai figli o animali?

Purtroppo no, ma in passato ho avuto sia cani che gatti.

- Che posti consigli di vedere a chi visita il tuo Paese?

A livello nazionale sicuramente Venezia e Roma.

A livello locale luoghi storici come Concordia Sagittaria e Aquileia.

- Il luogo preferito dove andare in ferie?

Qualunque, basta andarci! Mi piace molto viaggiare.

- A cosa sei appassionato?

Alla scienza, intesa in senso ampio, e a tutte le sue bellezze e i suoi misteri. In particolare mi appassiona la fisica (e la matematica, non si era capito?). Ovviamente non sto parlando delle boiate televisive tipo Voyager o Mistero, su cui stenderei un velo veramente pietoso. A questo riguardo, assolutamente da non perdere la parodia di Voyager fatta da Crozza, intitolata Kazzenger.

Inoltre mi piace molto seguire lo sport, di qualsiasi tipo, dai più blasonati ai meno noti. Di solito le uniche occasioni per vedere in tv i meno conosciuti sono le Olimpiadi o qualche mondiale.

- Che cosa significa per te il successo?

Vivere bene con se stessi e con gli altri.

- Chi ammiri di più?

Le persone che dimostrano disponibilità verso gli altri, con un alto livello etico disposti a vivere coerentemente con i propri valori.

- Citazione preferita?

La radice della sapienza è amara, il frutto è dolce.

Ho scoperto che applicandoci un NOT assume un significato più sottile:

La radice dell'ignoranza è dolce, ma il frutto è amaro.

- Cibo preferito?

Pasta & Pizza, ma mi piace anche provare cibi di altre culture e tradizioni.

- Cosa fai nel tuo tempo libero?

Esco con gli amici, leggo, sto al computer, "cerco" di fare sport (ma non sono molto costante in questo).

- Album musicale che ti porteresti su un'isola deserta.

Difficile dirlo, non amo un genere in particolare. Direi un "The best of".

- Suggerisci un sito che non sia di Ubuntu.

http://www.gravita-zero.org/

 

Domande specifiche

- Lo scorso Aprile ti abbiamo visto partecipare all'UDS di Bruxelles. La cosa che ti ha colpito di più?

Il numero di persone, eravamo veramente tanti e tutti carichi di entusiasmo.

- Dicci la cosa migliore e la cosa peggiore nel partecipare ad un UDS.

La cosa migliore è che chiunque ha libertà di parola e può dire la sua partecipando attivamente alle discussioni, la peggiore è che bisogna farlo tutto in inglese! Per chi non è abituato, all'inizio è un po' dura.

- Ma è vero che Paolo russa la notte?

A mia specifica domanda ha risposto: Chi, io? Nooo, figurati...

Non serve che dica come è andata a finire, vero?

- E Luca invece?

Memore dell'esperienza precedente mi sono attrezzato. :D

Tappi

- Chiudi gli occhi: la prima immagine che ti viene in mente se pensi allo scorso Ubuntu-it Meeting a Bologna?

La Road House! AAARGHHH... ;)